l'archivio di emozioni pedalando
I giri del 2007: la stagione bultrek
Nel 2007 Bicibox non esisteva. I giri riportati di seguito e presenti anche nella sezione attività fanno parte della stagione ciclistica Bultrek, durata pressapoco un anno: dall'autunno del 2006 a quello del 2007. A parte alcuni, come ad esempio quelli relativi alla valle Po, sono percorsi pensati e proposti da Alessandro, a cui va un tardivo ma sentito attestato di riconoscenza per il suo contributo alla nostra passione per la bicicletta.
14 ottobre 2007: giro del monte Bracco - bultrek
L’itinerario in bicicletta che proponiamo ha come punto di partenza la città di Saluzzo. Il nostro giro del 14 ottobre 2007 ha seguito la via ai piedi del monte Bracco, mentre ora indichiamo un percorso più ampio che permette una visita all'abbazia di Staffarda.
Arrivando da Torino si incontrano due rotonde stradali: si prosegue diritto nella prima e si gira a destra nella seconda, seguendo le indicazioni per la Valle Po. Dopo aver superato l’autorimessa delle corriere (sulla destra) e la vecchia caserma degli alpini (sulla sinistra) si incontrano in rapida successione due interessanti chiese del Quattrocento. Dopo la seconda si svolta a sinistra verso la Valle Bronda (seguire le indicazioni turistiche) per poi tornare in Valle Po a San Lazzaro, dopo meno di un chilometro, deviando verso Martiniana Po. Si è imboccata la suggestiva via dei Boschi che serpeggia in lieve falsopiano alle pendici delle montagne. Il tratto è tra i più belli, con il traffico veicolare molto ridotto e la piramide del Monviso costantemente di fronte agli occhi. Dopo 8 km si incontra Martiniana Po dove inizia un tratto in salita più impegnativo. Superato il borgo di Sanfront si arriva quindi a Paesana, dove consigliamo una sosta per riempire le borracce (fontana al centro della prima piazza entrando in paese).
La prossima tappa è il passo della Colletta che divide la Valle Po dalla Valle Infernotto. Il tratto per raggungerlo è breve e poco impegnativo, e ci porta all'inizio della discesa mozzafiato su Barge. Superata la città si prosegue verso San Martino e la Crociera di Barge. All’incrocio con la ss Pinerolo - Saluzzo si svolta a destra (attenzione al traffico più intenso) e dopo 4 km si raggiunge l'abbazia di Staffarla. Dopo la sosta per la visita si torna a Saluzzo seguendo la statale e si raggiunge la città dopo una pedalata di 6 km. Si chiude così un largo anello intorno al monte Bracco che offre diverse occasioni per scoprire luoghi poco conosciuti e bellissimi, dei quali possiamo cogliere molti aspetti grazie alla segnalazione turistica presente e attraverso i pannelli informativi predisposti negli ultimi anni. Proponiamo anche la visita di Saluzzo, che ha conservato intatto il centro storico nelle soluzioni urbanistiche di fine '400, con un susseguirsi di viuzze acciottolate, ripide gradinate, chiese, eleganti palazzi nobiliari…
Un sito ricchissimo di informazioni sulla zona è http://www.ghironda.com/
Il nostro itinerario quel giorno cominciava a Paesana per poi seguire la precedente descrizione fino a San Martino. Da qui ci siamo diretti ad Envie e Revello costeggiando sempre il monte Bracco. Infine, dopo aver raggiunto Sanfront dalla strada di Rifreddo, siamo rientrati a Saluzzo attraverso la via dei Boschi.
Arrivando da Torino si incontrano due rotonde stradali: si prosegue diritto nella prima e si gira a destra nella seconda, seguendo le indicazioni per la Valle Po. Dopo aver superato l’autorimessa delle corriere (sulla destra) e la vecchia caserma degli alpini (sulla sinistra) si incontrano in rapida successione due interessanti chiese del Quattrocento. Dopo la seconda si svolta a sinistra verso la Valle Bronda (seguire le indicazioni turistiche) per poi tornare in Valle Po a San Lazzaro, dopo meno di un chilometro, deviando verso Martiniana Po. Si è imboccata la suggestiva via dei Boschi che serpeggia in lieve falsopiano alle pendici delle montagne. Il tratto è tra i più belli, con il traffico veicolare molto ridotto e la piramide del Monviso costantemente di fronte agli occhi. Dopo 8 km si incontra Martiniana Po dove inizia un tratto in salita più impegnativo. Superato il borgo di Sanfront si arriva quindi a Paesana, dove consigliamo una sosta per riempire le borracce (fontana al centro della prima piazza entrando in paese).
La prossima tappa è il passo della Colletta che divide la Valle Po dalla Valle Infernotto. Il tratto per raggungerlo è breve e poco impegnativo, e ci porta all'inizio della discesa mozzafiato su Barge. Superata la città si prosegue verso San Martino e la Crociera di Barge. All’incrocio con la ss Pinerolo - Saluzzo si svolta a destra (attenzione al traffico più intenso) e dopo 4 km si raggiunge l'abbazia di Staffarla. Dopo la sosta per la visita si torna a Saluzzo seguendo la statale e si raggiunge la città dopo una pedalata di 6 km. Si chiude così un largo anello intorno al monte Bracco che offre diverse occasioni per scoprire luoghi poco conosciuti e bellissimi, dei quali possiamo cogliere molti aspetti grazie alla segnalazione turistica presente e attraverso i pannelli informativi predisposti negli ultimi anni. Proponiamo anche la visita di Saluzzo, che ha conservato intatto il centro storico nelle soluzioni urbanistiche di fine '400, con un susseguirsi di viuzze acciottolate, ripide gradinate, chiese, eleganti palazzi nobiliari…
Un sito ricchissimo di informazioni sulla zona è http://www.ghironda.com/
Il nostro itinerario quel giorno cominciava a Paesana per poi seguire la precedente descrizione fino a San Martino. Da qui ci siamo diretti ad Envie e Revello costeggiando sempre il monte Bracco. Infine, dopo aver raggiunto Sanfront dalla strada di Rifreddo, siamo rientrati a Saluzzo attraverso la via dei Boschi.
13 settembre 2007: la bocchetta - bultrek
Siamo partiti dalla stazione di Genova Pontedecimo in una limpida mattina di settembre. Non apprezzeremo mai abbastanza la possibilità di trasportare le biciclette sul treno, in modo da evitare il caotico traffico urbano del mattino. Il tratto di strada per uscire da Pontedecimo verso Campomorone é stato un assaggio più che sufficiente. A Campomorone abbiamo scelto la strada per Isoverde; superata questa località ci siamo ritrovati in dura salita. Il percorso panoramico e la giornata di sole hanno ripagato del tutto la fatica.
Superato il paese di Cravasco si raggiunge un tratto meno faticoso e una breve discesa conduce all’incrocio con la strada che sale direttamente da Campomorone, più ardua e ripida. A questo punto le ultime pedalate conducono verso la soddisfazione di aver raggiunto il mitico passo della Bocchetta, che segna il confine tra le province di Genova e Alessandria, in un susseguirsi di ampie vedute sull’alta val Polcevera. Di lassù si può decidere di scendere in Piemonte entrando nel parco delle Capanne di Marcarolo e i suoi itinerari; noi siamo tornati a ritroso per un tratto, per poi affrontare la discesa molto impegnativa verso Campomorone per la via più breve. Poi, attraverso strade secondarie e asfalti non proprio impeccabili, abbiamo percorso la Val Polcevera verso il centro di Genova.
Superato il paese di Cravasco si raggiunge un tratto meno faticoso e una breve discesa conduce all’incrocio con la strada che sale direttamente da Campomorone, più ardua e ripida. A questo punto le ultime pedalate conducono verso la soddisfazione di aver raggiunto il mitico passo della Bocchetta, che segna il confine tra le province di Genova e Alessandria, in un susseguirsi di ampie vedute sull’alta val Polcevera. Di lassù si può decidere di scendere in Piemonte entrando nel parco delle Capanne di Marcarolo e i suoi itinerari; noi siamo tornati a ritroso per un tratto, per poi affrontare la discesa molto impegnativa verso Campomorone per la via più breve. Poi, attraverso strade secondarie e asfalti non proprio impeccabili, abbiamo percorso la Val Polcevera verso il centro di Genova.
30 giugno 2007: Superga - bultrek
Siamo partiti dalla stazione di Villafranca d'Asti e ci siamo tuffati nel verde solitario che costeggia il torrente Triversa fino all'abitato di Bagnasco (10 km). Con un lieve saliscendi abbiamo raggiunto il santuario di colle don Bosco; anche noi convinti agnostici abbiamo apprezzato la vivacità del posto, esaltata dalla calda primavera. Qualche altro chilometro di strada attraverso le colline e poi un tratto trafficato di statale: ecco il vero patimento del ciclista, prima della salita. Ad Andezeno (27,5 km) si svolta a destra verso Settimo T.se e dopo un paio di chilometri è tempo di pignoni da montagna.
Da Pavarolo (31,5 km) l'ascesa si snoda per otto chilometri; è una salita affascinante che alterna strappi davvero micidiali a lunghi falsipiani attraverso il territorio del comune di Baldissero Torinese. I panorami sono esaltanti e si susseguono viste ampie sulla pianura sottostante. Consigliamo la sosta pranzo all'incrocio con la strada che sale da Sassi, magari dopo aver fatto l'ultima rampa che conduce al piazzale della basilica. Da qui il ritorno a Torino é una lunga e piacevole discesa fino al quartiere di Sassi; seguendo il lungo Po si arriva a svoltare in corso Vittorio Emanuele II che in breve permette di giungere alla stazione di Porta Nuova. In tutto si pedala per una cinquantina di chilometri. Ma noi abbiamo approfittato della bella giornata per un percorso a ridosso della collina di Torino. Tornando verso Baldissero abbiamo imboccato la strada per Pino Torinese e infine la strada vecchia per Chieri, entrambe deserte e gradevoli. Da qui il nostro itinerario ci ha condotti alla meta e al meritato ristoro a Villastellone, dopo altri 10 km di pianura.
Da Pavarolo (31,5 km) l'ascesa si snoda per otto chilometri; è una salita affascinante che alterna strappi davvero micidiali a lunghi falsipiani attraverso il territorio del comune di Baldissero Torinese. I panorami sono esaltanti e si susseguono viste ampie sulla pianura sottostante. Consigliamo la sosta pranzo all'incrocio con la strada che sale da Sassi, magari dopo aver fatto l'ultima rampa che conduce al piazzale della basilica. Da qui il ritorno a Torino é una lunga e piacevole discesa fino al quartiere di Sassi; seguendo il lungo Po si arriva a svoltare in corso Vittorio Emanuele II che in breve permette di giungere alla stazione di Porta Nuova. In tutto si pedala per una cinquantina di chilometri. Ma noi abbiamo approfittato della bella giornata per un percorso a ridosso della collina di Torino. Tornando verso Baldissero abbiamo imboccato la strada per Pino Torinese e infine la strada vecchia per Chieri, entrambe deserte e gradevoli. Da qui il nostro itinerario ci ha condotti alla meta e al meritato ristoro a Villastellone, dopo altri 10 km di pianura.
21 aprile 2007: giro delle quattro valli - bultrek
Siamo partiti dalla stazione di Arquata Scrivia (AL): dal piazzale si percorre il viale in lieve salita fino al semaforo; a destra per 500 metri poi si scende a sinistra, direzione val Borbera. Superata Vignole, la strada corre in una campagna lussureggiante fino a Borghetto, bel paese con alcuni pregevoli testimonianze artistiche (7,5 km). Poco prima della fine dell'abitato si svolta a sinistra in direzione Garbagna; ora il percorso è affascinante, in una campagna di incantata solitudine. Dopo alcuni chilometri di falsopiano, si prende a salire e in pochi minuti si giunge a una breve galleria che immette alla discesa in picchiata su Garbagna, raggiunta dopo 15,5 km di pedalata. Garbagna è un gioiello della val Grue, con le sue viuzze lastricate dai bei portoni, il castello, i boschi circostanti. In giugno, vi si svolge la sagra della ciliegia (www.vallicuronegrueossona.it/). Lasciata Garbagna, si prosegue nel fondovalle verso Tortona per 2,6 km e quindi si svolta a destra per Polverosa. La strada è stretta e pianeggiante per il primo tratto, poi s’inerpica con duri strappi fino ad un bivio; si prosegue a destra per Brignano. Il percorso segue la costa con saliscendi che offrono panorami di incredibile bellezza fino alla discesa per Brignano Frascata (circa 24 km).
Brignano è un elegante borgo della media val Curone, zona dalla notevole vocazione agricola. Attraversato il torrente, s’inizia la salita per Serra del Monte (27,4 km), tra ampi e panoramici tornanti. Da Serra si scende tra dolci colline fino ad incontrare Cecima; il paese, con i suoi edifici romanici e la severa impronta medievale, merita una visita. Raggiungiamo ora il ponte sullo Staffora (31,8 km). Non lo si percorre ma si imbocca a sinistra la stradina asfaltata (segnaletica in legno: cammino del Giubileo) che porta a Salice Terme con leggeri saliscendi, costeggiando il torrente Staffora lungo la sua riva più selvaggia (imperdibile!). Giunti a Salice (circa 45 km) si svolta a sinistra in direzione Tortona (58 km) e seguendo la statale 35 dei Giovi si chiude l’anello ad Arquata (84,5 km).
Altre informazioni su valle Staffora ed Oltrepo pavese in generale nel sito www.cmop.it/
Brignano è un elegante borgo della media val Curone, zona dalla notevole vocazione agricola. Attraversato il torrente, s’inizia la salita per Serra del Monte (27,4 km), tra ampi e panoramici tornanti. Da Serra si scende tra dolci colline fino ad incontrare Cecima; il paese, con i suoi edifici romanici e la severa impronta medievale, merita una visita. Raggiungiamo ora il ponte sullo Staffora (31,8 km). Non lo si percorre ma si imbocca a sinistra la stradina asfaltata (segnaletica in legno: cammino del Giubileo) che porta a Salice Terme con leggeri saliscendi, costeggiando il torrente Staffora lungo la sua riva più selvaggia (imperdibile!). Giunti a Salice (circa 45 km) si svolta a sinistra in direzione Tortona (58 km) e seguendo la statale 35 dei Giovi si chiude l’anello ad Arquata (84,5 km).
Altre informazioni su valle Staffora ed Oltrepo pavese in generale nel sito www.cmop.it/
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